| E' uno dei miei libri preferiti in assoluto, eppure in giro ho trovato poche persone che l'avessero letto o almeno ne avessero sentito parlare. Sinceramente, quando ho iniziato a leggerlo avevo un po' paura di restare delusa perché, in quanto fan di Follett, avevo sentito dire che era un libro che si discostava dagli altri, per cui pur essendo certa che ne avrei adorato lo stile, avevo paura che la sorpresa finale potesse essere al negativo, come accaduto con altri autori; invece Ken non mi ha deluso, anzi. Tra l'altro, a dire il vero, tutte queste differenze di stile e genere con gli altri libri di Ken io nemmeno le ho notate (sarà che lui non si è mai fossilizzato su qualcosa in particolare, per cui nel suo piccolo spazia abbastanza). Ho adorato la storia in sé e tutti i personaggi, nessuno escluso, soprattutto quelli secondari (come al mio solito), il padre di Jay su tutti, con la sua arroganza, il suo preferire un figlio all'altro, il suo essere così irrimediabilmente negativo. Poi vabbè, Lizzie e Mack sono "costruiti" per piacere, direi, hanno caratteristiche che non possono non attirare la simpatia dei lettori, tranne rari casi. E questa costruzione non è nemmeno forzata ed artificiosa, grazie alla grande bravura di Follett.
Che dire, mi piace molto, l'ho letto più volte e ne ho addirittura più copie. Tra l'altro, la prima è anche un bel ricordo, perché mi è stata regalata da mia nonna, che ora non c'è più e, tra le tante cose per cui devo ringraziarla, c'è anche l'avermi fatto scoprire ed amare Ken Follett.
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