Ainigriv |
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| Come non parlare di Ungaretti? Lo ritengo un personaggio che segno' il secolo scorso, che permise alla poesia di sdoganarsi dalla rima e dalle iposizioni stilistiche e metriche, riducendo questa fora di espressione libera e rappresentativa della condizione dell anima. Reduce dalla I guerra mondiale, che lo segna profondamente, nei suoi scritti libera un grido straziante che pero' non lenisce le ferite piu' profonde, quelle del cuore e del ricordo. SAN MARTINO DEL CARSO da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non m'è rimasto neppure tanto Ma nel mio cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato Questa poesia mi ha sempre impressionato, per la forza delle immagini che evoca e per la tristezza che emana... E voi che ne pensate? Aspetto pareri!!!
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