Georg Trakl, Dylan Thomas di nicchia??

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Suturn
CAT_IMG Posted on 14/4/2007, 09:58




Georg Trakl, nato nel 1887 a Salisburgo visse una vita maledetta...
Segnata dal rapporto incestuoso con la sorella minore, dall'utilizzo di droghe e dalla tremenda esperienza della guerra, iniziò, dopo il diploma di farmacistica un periodo all'ospedale militare di Innsbruck dove inizierà a scrivere e pubblicare le sue prime poesie.
Obbligato a prestare servizio di ufficiale di sanità a Grodek sarà costretto ad assistere da solo 90 feriti senza medicine. Questa esperienza lo segnerà a tal punto da fargli tentare il suicidio (una prima volta) per poi uccidersi con un'overdose di cocaina...
Ne parlerò meglio in seguito!! :01:
 
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CAT_IMG Posted on 14/4/2007, 11:53
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Super lettore ^_^

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La sua vita sembra già un romanzo, sicuramente su di lui ci sarà molto da dire.

Mi hai incuriosita, posterai qualche sua poesia? :54:
 
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Suturn
CAT_IMG Posted on 16/4/2007, 04:56




Ok... iniziamo dal periodo passato a Innsbruck... malgrado il suo lavoro non sia dei più pesanti, Trakl ne sente il peso. I temi della decadenza risuonano dalle prime parole ed è molto difficile trovare serenità nei suoi versi.
Trakl sente che la sua vita è sradicata da ogni contesto sociale, è straniero a casa, alla civiltà, al mondo e per questo sente di rappresentare la sua epoca con tutte le sue lacerazioni.
Lui non si sente il rapporto con il resto degli uomini e sente che il mondo è costituito da frammenti di zattera in un fiume che vanno irrimediabilmente verso la cascata, e che nella loro miseria possono solo esprimere la nostalgia dell'unità perduta.

"Il singolo non può prendere partito, la sua unica autenticità possibile è la posizione marginale e sperduta. L'avventura randa gia della poesia che scopre la verità della condizione umana, è irriducibile al programma politico perché essa illumina violente mente il nucleo della situazione storica, l'antitesi tra singolo e società che è propria della realtà contemporanea."

LA BELLA CITTÀ

Antiche piazze assolate in silenzio.
Immerse in filamenti di azzurro e oro
come in sogno si affrettano miti monache
di afosi faggi entro il silenzio.

Dalle brune illuminate chiese
guardano della morte le pure immagini,
di grandi principi le belle insegne.
Corone scintillano nelle chiese.

Destrieri emergono dalle fonti.
Sanguinanti minacciano dagli alberi artigli.
Ragazzi giocano confusi da sogni
a sera sommessi là presso la fonte.

Fanciulle stanno alle porte,
guardano timide nella varia vita.
Le loro umide labbra tremano
ed esse attendono presso le porte.

Tremanti vibrano di campane i suoni,
tempo di marcia e richiami di guardia.
Stranieri ascoltano sugli scalini.
Alti nell'azzurro sono d'organo i suoni.

Chiari strumenti cantano.
Dei giardini entro il fogliame
trema il riso di belle donne.
Sommesse giovani madri cantano.

Segreto alita a fiorite finestre
profumo d'incenso, catrame e lillà.
Argentei scintillano stanchi cigli
attraverso i fiori alle finestre.
 
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2 replies since 14/4/2007, 09:58   274 views
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