| di certo in un'estate non puoi leggerti TUTTA la Recherche, o meglio, puoi, ma te la rovini secondo me... per me è un'opera splendida, penso che nessuno mai scriverà più una cosa del genere... sia per la mole, ma certo anche per la particolare conduzione della narrazione, che di certo non va etichettata come un improbabile "flusso di coscienza"... questa denominazione può andare bene per Joyce o per la Woolf se vogliamo, ma di certo non per Proust... eppure viene messo spesso a confronto con questi due autori, altrettanto bravi soprattutto la Woolf, ma ben diversi... Proust, a mio parere, è ancora NELL'Ottocento, verso il Novecento, ma molto di più ancora dentro l'800... e lo vediamo soprattutto nei primi libri, con i loro "salotti".
Di quest'opera io ho amato soprattutto i due libri "marini", a Balbec, ovvero il secondo, All'ombra delle fanciulle in fiore, sicuramente il più delizioso e dolce, sebbene lo stesso Proust l'abbia etichettato come un "languido intermezzo" tra Dalla parte di Swann e La parte di Guermantes, e il bellissimo, romanzesco, briosissimo Sodoma e Gomorra in cui domina soprattutto il personaggio più intrigante mai creato, il barone di Charlus...
e poi direi anche La prigioniera, quello seguente, perchè è una sorta di continuazione di Sodoma, concludendo la storia di Charlus con il violinista Morel (altro personaggio intrigante, come anche Madame Verdun) e inziandone una "nuova" quella della prigionia di Alberine e la pazza gelosia di Marcel...
badate bene... anche se è scritto in un modo "strano", difficile, con periodi che durano anche una paghina intera, questa storia è un romanzo ottocentesco in piena regola per certi versi, tutto da gustare nel suo intreccio e nei suoi colpi di scena.
Il libro che ho trovato davvero pesante è stato La parte di Guermantes... il più lungo, il più "salottiero", il più ricco di conversazioni mondane interminabili che sicuramente avrebbero interessato di più un lettore contemporaneo a Prous piuttosto che noi... lo stesso Proust comunque dice che in questo libro avrebbe dato al lettore un "sovraccarico" non indifferente...
e poi ho trovato un po' "inconcluso" Albertine scomparsa (o impropriamente La fuggitiva), ma forse solo perchè è il più corto... e poi non dimentichiamo che gli ultimi tre libri sono stati pubblicati solo dopo la morte di Proust, quindi l'Autore non ha avuto il tempo di allungarli... forse è stato meglio così.
Ma forse il libro più bello di tutti è Il tempo ritrovato...
|