Avete notato che c'è una sorta di oligopolio? Un paio di case editrici si occupano prevalentemente di autori italiani (e la Mondadori di lanciarli sul mercato), un altro paio di traduzioni e altre due-tre di edizioni economiche.
Ad esempio grazie alla FEltrinelli posso trovare tutti i poemi antichi, la TEA fa in pratica le edizioni economiche della Longanesi! I libri stranieri che interessano a me prima escono per la Longanesi ad un prezzo forse non eccessivo (ma che mi pesa se ne prendo diversi, mi sento costretta a rinunciare ad alcuni per prenderne altri), dopo un paio d'anni escono per la TEA a basso prezzo. Ma non tutti eh? Di solito solo i primi volumi, o quelli di maggior successo. Volessi comprare tutti quelli di Clive Cussler, dovrei comprarli un po' di una e un po' dell'altra oppure tutti Longanesi, idem per Ted Bell: casualmente l'ho scoperto come autore comprando un libro pubblicato dalla TEA, per quale motivo (anche se i libri Longanesi fossero a prezzi stracciati) per leggere gli altri devo cambiare? E' bello vederli sistemati uno accanto all'altro, dello stesso formato, dà la possibilità di aggiungere un ripiano ad altezza giusta per non rovinarli ed evitare polvere che si intrufola ovunque se i libri sono tutti di altezze diverse.
Anche per la saga di Magdeburg la TEA ha pubblicato solo il primo, e gli altri? Cioè vendendo libri ad un prezzo inferiore deve aspettare di avere il permesso, o può farlo solo per quei libri per cui le danno il permesso? >_< Fosse per me prenderei tutto della TEA della Piemme e della collana ORO Fabbri. Avere le edizioni cartonate, alte e grosse non mi interessa perché la lettura è uguale e anzi coi tascabili risparmio spazio e posso conservarne molti di più.
Altre case editrici molto meno conosciute sono più specializzate e si occupano solamente di libri universitari, altre solo di libri locali e altre solo di tipologie di narrativa ben precise (la ZOE ad esempio solo i libri sull'omosessualità, infatti il simbolo è con sei colori dell'arcobaleno) e altre come la APOGEO solo di libri informatici. E la Newton Compton che fine ha fatto? Prima c'è stata l'invasione di libri 100 pagine 1000 lire (ne ho mooolti infatti XD) che apprezzavo anche per il fatto che fosse carta riciclata, e poi?
Casa editrici con cui mi trovo particolarmente bene sono straniere, la Gallimard francese, la Dino tedesca, coi suoi libri ispirati ai videogames della Sierra (Diablo, Warcraft, Starcraft...) e la Taschen sempre tedesca specializzata in arte.
Mi sono lasciata prendere la mano ^^'' spero di non essere andata OT