Matt82 |
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| CITAZIONE Dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago vive, nel suo villaggio e nei confronti di se stesso, la condizione di isolamento di chi è stato colpito da una maledizione. Solo la solidarietà del giovanissimo Manolo e il mitico esempio di Joe Di Maggio, imbattibile giocatore di baseball, gli permetteranno di trovare la forza di riprendere il mare per una pesca che rinnova il suo apprendistato di pescatore e ne sigilla la simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita. Alla fine della propria carriera di scrittore Ernest Hemingway rimedita i temi fondamentali della sua opera nella cornice simbolica di un'epica individuale, e insieme ripercorre i grandi modelli letterari che, come Moby Dick, hanno reso unica la letteratura americana. Un libro che è riconosciuto come uno dei classici piu' "classici" della storia della letteratura mondiale di ogni epoca. E' piuttosto corto, ma in quelle poche pagine sprigiona un'intensità emotiva e regala momenti di riflessione davvero importanti. Ne IL VECCHIO E IL MARE, il tema centrale è quello concernente l'uomo, ostaggio delle proprie paure,delle proprie debolezze, della propria solitudine, misurata non in quanto isolamento dalla comunità di gente ma in rapporto a se stesso e anche con la natura, entità misteriosa e quanto mai di forza prorompente. In questo senso, il VECCHIO puo' dire di aver un rapporto migliore addirittura col mar che non con se stesso, sembra dipinto il MARE come l'unica entità (Umanizzata qui) in grado di mantenere fede alla fiducia quasi amica che hai riposto in lui. Cio' che ho apprezzato di piu', oltre alla metafora della lotta tra il vecchio e i pesci, in un continuo crescendo di intensità, sono le domande che anche ad alta voce il vecchio si poneva, domande esstenziali, quasi filosofiche sotto un certo punto di vista, intime...meraviglia! Chi ha probemi con se stesso, chi soffre un po' di solitudine, chi ha difficoltà a volte a riconoscersi e a ricordarsi chi sia in realtà, dovrebbe leggere questo libro...che rappresenta una sorta di lotta al mistero che si ha di se stessi. Lottare, lottare, lottare, senza mollare mai, trarre forze impensabili, dove fisicamente si è morti, mentalmente non lo si è e questo fa la differenza, ci spiega hemingway. Mai dermordere, anche di fronte all'apparente piu' invalicabile ostacolo che ci viene frapposto tra noi e un obiettivo che ci siamo prefissati.
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