Il respiro del deserto, Marco Buticchi

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CAT_IMG Posted on 19/12/2009, 20:14
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Mongolia, 1227. Qutula, scrivano di Gengis Khan, solo per caso riesce a scampare alla morte... E ora deve fuggire. Solo cambiando vita potrà nascondersi, pur rimanendo sotto gli occhi di tutti. Perché la bellissima Arqai - questo diventa il suo nome - è a conoscenza di un segreto: sa dove si trova la tomba dell'imperatore. E il suo favoloso tesoro. Aprile 1919, sul piroscafo Zeppelin. L'incontro ha il sapore della storia, ma i due ancora non lo sanno. Doublé Skinner ha solcato ogni mare sospinto dai venti oceanici, prima di combattere la Grande guerra al solo scopo di saldare il conto con i demoni che gli hanno divorato l'esistenza. Rimpatriando a bordo del piroscafo Zeppelin, incontra Harry Truman, futuro presidente degli Stati Uniti d'America. Tra i due nasce un'amicizia profonda, tanto che Skinner affida proprio a Truman non solo l'appassionante storia della sua vita, ma anche la custodia di un potente segreto, causa di morte e corruzione. Un segreto che risale a molti secoli prima, in Mongolia... Italia, 2008. Oswald Breil se ne innamora subito, non appena lo vede in disarmo nel porto della Spezia. Lo yacht Williamsburg un tempo era definito "Casa Bianca galleggiante", perché dimora prediletta del trentatreesimo presidente americano: Harry Truman. Breil l'acquista, procurandosi così l'ostilità di un avversario spietato, pronto a tutto pur di impossessarsi del segreto che, forse, è nascosto fra le paratie della nave.

Illeggibile. Credo sia la seconda volta che abbandono la lettura di un libro, di solito per quanto brutto mi sforzo di finirlo, ma con questo libro non era possibile.
E' il primo libro di Buticchi che leggo e di sicuro sarà anche l'ultimo, in poche parole è una palla pazzesca.
Le prime tre quattro pagine promettevano bene, ma poi precipita subito tutto tra uno sbadiglio e l'altro. Mi piacciono le storie su più percorsi temporali ma qua ci si attacca troppo allo stesso, i cambi temporali dovrebbero essere più frequenti, un pò come nel splendido "La biblioteca dei morti".
Il libro non cattura per niente anzi riga dopo riga infastidisce sempre più, tutte le avventure in mare sai all'epoca dei Khan che di seguito duranti i viaggi di Skinner sono di una noia pazzesca.
Ho decisamente buttato 20 euro, ho abbandonato il libro a metà circa.
 
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