Così è (se vi pare), Luigi Pirandello

La prima rappresentazione avvenne a Milano il 18 giugno del 1917.
Il tutto si svolge in un capoluogo di provincia, proprio nel primo ventennio del secolo scorso.
Si tratta di una commedia in tre atti, dove Pirandello affronta il tema della verità e l'impossibilità di avere una visione certa e unica di essa.

La famiglia Ponza, appena trasferitasi in città, a causa di un tremendo terremoto, si ritrova al centro dei pettegolezzi di un intero paese per via dello strano comportamento del signor Ponza che ha l'abitudine di chiudere in casa la moglie impedendole di uscire e aver inoltre, proibito alla sedicente madre di questa, di farle visita. In compenso, il signor Ponza sembra prendersi cura della suocera ma facendo in modo che non abbia nemmeno contatti con il vicinato. Ed è proprio dal vicinato che parte tutto il racconto che porterà il signor Ponza e la suocera, la signora Frola a dover dare spiegazioni per i loro strani comportamenti.
Si scoprono così due verità, ma quale sarà quella giusta?
La verità del Signor Ponza, che dice che la suocera è pazza perché crede che sua attuale moglie sia la figlia morta quattro anni prima e che per tutelare sia l'una che l'altra impedisce loro di frequentarsi? O la verità della signora Frola, quando afferma che il povero signor Ponza dopo aver perso tutti i suoi parenti in quel terribile terremoto, ha un amore ossessivo per la moglie e la vuole solo per sé?
Pur avendo valutato ogni possibilità sembra che non esista altra soluzione che obbligare la signora Ponza a chiarire ogni cosa.

Fantastico, ancora una volta Pirandello riesce a portare in scena la Verità, o meglio quella che noi consideriamo verità, e che non sarà mai quella che vogliamo dimostrare agli altri. E così la signora Frola, con un atto di furbizia dirà "Io sono colei che mi si crede", lasciando il pubblico (ed il lettore) a bocca aperta.