Io sarò in quell'attimo, Racconto

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<Ed_WooD>
CAT_IMG Posted on 15/3/2010, 23:14




Io sarò in quell'attimo

I piedi calpestano le foglie secche con delicatezza, quasi con timore di fare troppo rumore. Al vento il tuo vestito di seta, bianco come la neve, si muove in una serie di onde che a tratti disegnano il corpo nel quale vivi con eleganza. Sfiori ogni spiga di grano che incontri nel campo, mentre nella testa risuona una musica sentita chissà quando, chissà dove, forse in sogno, o forse no. Canti quel motivetto con un filo di voce che sale al cielo, un vapore caldo fatto di note, in una giornata di sole dove sembrate esistere solo tu e quel concetto astratto racchiuso dentro di noi, quell'essenza senza forma che i libri, la storia, il mondo, chiamano fantasia. Ti osservo mentre il tuo corpo preme quelle foglie cadute dalle piante, senza darmi però alcun dolore. Provo solletico quando i tuoi polpastrelli sfiorano la cima delle spighe. Adoro sentire la rotondità del tuo corpo mentre ti avvolgo in folate a tratti leggere e a tratti più forti. Segui il corso di un ruscello, ti bagni leggermente le mani e ti specchi in quell'acqua chiara e fresca. Il tuo riflesso si muove su di me, che mai mi fermo nemmeno un secondo, per poi cancellarlo con un gesto veloce. Sei vivace mentre raggiungi un grande prato verde ricco di piante. Ognuno dei loro rami sono lunghe braccia che vorrebbero raggiungerti, che coronano l'immagine del tuo seno premere il mio petto, in un abbraccio puro. Il cielo è limpido, un mare blu dove il sole regna sovrano, come un dio dell'olimpo che governa su tutto. E il suo calore è il mio respiro, ti scalda la pelle in un sussurro e la rende leggermente scura, sensuale.
Mentre ammiri quel paradiso scegli una delle tante piante come luogo adatto per riposare. Un melo rigoglioso, dalle fronde colme di quel frutto biblico, rosso intenso. Allunghi una mano e afferri la mela più vicina. Poi apri la borsa in stoffa che porti sempre con te e ne estrai un libro. Un libro antico, polveroso, passato di mano in mano per chissà quanto tempo. Un libro che ora è solo tuo e che tu, con la schiena poggiata al tronco della pianta e una mano a sorreggere il dolce frutto, leggi con curiosità le storie di quel bimbo mai cresciuto e destinato a essere fanciullo per sempre. Le tue labbra sfiorano la mela mentre i denti mordono con gusto. Io li sento affondare nella polpa con avidità, dandomi un calore intenso, ossessivo, voglioso solo e soltanto di te, dei tuoi morsi e delle tue labbra. Il dolce gusto di quel frutto sulla tua lingua sprigiona passione vera, carnale, voglia di sentirlo ancora, fino alla fine. Trema la mia schiena ogni volta che sfogli una di quelle pagine, come se le tue mani fossero piume, dando un senso di solletico e di desiderio indescrivibili, a parole o gesti che siano. E mentre ti sento come parte unica di me, di quello che potremmo essere, ti addormenti, con il viso disegnato da un sorriso e dalla freschezza della tua giovane età.
Ma il cielo si annuvola, il vento si alza, il freddo scende improvvisamente. Trattengo con tutte le mie forze ognuna di queste cose, senza comprenderne il perchè. Non ho fatto nulla di male, perchè proprio ora devo sentire la neve nel cuore e il soffio del vento nelle orecchie? Cosa sono questi rimbombi di temporale nello stomaco? Tu ti risvegli lentamente e subito comprendi che il tempo peggiorerà da lì a poco. Guardi i campi attorno a te per scorgere la strada più veloce verso casa, ma ti senti sperduta. Raccogli il libro, indossi un mantello color avorio e ti incammini lungo il viottolo davanti. La strada è lunga, la neve comincia a scendere leggera, poi sempre con più intensità. Il cammino ti porta in un luogo lontano, diverso da quello che conosci, forse di un altro mondo. La stanchezza si fa sentire sempre più, e non è una stanchezza solo fisica. Quel tempo, quelle nuvole grige, quell'aria gelida, ti riportano alla mente episodi passati, momenti dolorosi, sentimenti rinchiusi sotto chiave nello scrigno del tempo che conserviamo nel cuore. Le tue lacrime scivolano lungo le guance, leggere come i fiocchi di neve. Ognuna di esse è una macchia buia che vorresti dimenticare. E io cerco in tutti i modi di sentire quello che provi, soffiando nei tuoi capelli, passando vicino alle tue orecchie dolcemente fra un vapore e l'altro del tuo alito caldo. Ma non ci riesco. Lentamente ti accasci al suolo, stanca e priva di altre energie. Sotto un grosso albero sei distesa fra la neve e i fili d'erba inumiditi. Le lacrime si mischiano sotto il viso mentre, rannicchiandoti, chiedi aiuto in un sussurro.
Ora la mia disperazione è totale. Perchè non mi vedi? Perchè non capisci che non devi avere paura, che ci sono io qui con te? Guardami ti prego! Io sono qui! Ma il tuo sguardo è ormai spento e le palpebre in pochi attimi si chiudono. E allora cerco di rendere i tuoi dolori più leggeri, di trasformarli in salvezza con il mio amore, un ultima volta. I rami della pianta si abbassano, le sue fronde si aprono come ali d'uccello, e coprono il tuo corpo disteso. La terra si abbassa leggermente, come una grande culla dove potrai dormire fino al risveglio del sole. E' a quel punto che capisco qual è il mio destino e scelgo di accettarlo. Capisco che fino a ora ho sempre cercato l'amore puro in un tuo gesto, in una tua parola, in un tuo sguardo, quando invece l'ho sempre avuto dentro. Nei miei sogni, nella mia fantasia, nel mio cuore. Capisco di essere quella corona di neve accanto ai tuoi capelli, che seppure ha la certezza che un giorno dovrà sciogliersi, è pronta a scendere dal cielo per sfiorarti anche solo un secondo, posarsi al tuo fianco e restare lì fino al giorno in cui i raggi del sole la scioglieranno. E quando aprirai gli occhi e ti accorgerai di me, io sarò ormai passato, come quando ti svegli e dentro hai la consapevolezza di avere fatto un sogno bellissimo. Non ricordi cos'hai sognato, ma sei felice e triste al tempo stesso, senti il cuore battere veloce e uno strano formicolio allo stomaco. Allora comprendo che tu ti sveglierai e tornerai a vivere, ad amare qualcuno, mentre io continuerò ad amare te in quell'attimo fra il sonno e il risveglio.


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Uno dei miei ultimi racconti! ^^
 
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