"Dammi mille baci e poi cento e poi mille altri, poi ancora cento, poi di seguito mille...."
"Chi ora amerai ? Chi bacerai ?...... Ma Tu Catullo , deciso, resisti"
"Fabullo pregherai gli dei che ti facciano tutto naso".
Ho scritto tra virgolette ma non sono sicura al 100% che i versi di Catullo siano proprio questi, (e comunque sono di 3 carmi diversi, due dei quali dovrebbero essere quelli da Te citati).
Si tratta di reminescenze dei tempi del liceo.
Se mi sono rimaste in mente un motivo deve esserci.
Ritengo che sia per la semplicità e tenerezza dei versi. E non credo sia cosa da poco.
Forse il paragone non è calzante ma, per le "caratteristiche" di cui sopra, mi ricordano anche certe poesie di Antonio De Curtis, (Totò, per intenderci meglio).
Le conosci ? Qualcuno le ha lette ? Intendo proprio quelle d'amore, oltre alla notissima "A' livella"