Break - Ossa rotte, di Hanna Moskowitz

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pegaso54
CAT_IMG Posted on 30/4/2011, 22:00




Ciao volevo segnalarvi questo libro uscito nelle librerie il 13 aprile:

Break - Ossa rotte
di di Hanna Moskowitz

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Pagine: 288
Prezzo: € 14,50
Uscita: 13 Aprile 2011

Trama:
Jonah ha una famiglia a dir poco difficile. Ha due genitori quasi assenti, che non ricordano più perchè stanno insieme e a malapena riescono a tenere le fila di un matrimonio che sta rovinando la loro vita e quella dei figli. E ha due fratelli: Will, di pochi mesi, che piange incessantemente e Jesse, di 16 anni. Il rapporto tra Jonah e Jesse va ben al di là dell'amore fraterno. Si, perchè Jonah è l'angelo custode di Jesse, colui che ogni giorno lo salva da morte sicura per soffocamento. Jesse soffre infatti di gravi allergie alimentari, soprattutto al latte e, dato che Will è ancora un poppante, Jesse non è mai al sicuro, nemmeno in casa. I suoi attacchi sono violenti, terribili, devastanti, tanto da spedirlo in ospedale. Jonah non può permettersi di perderlo mai di vista: controlla tutto ciò che mangia, tocca, respira. Si assicura che anche quella sbadata di sua madre non allattiWill e poi tocchi il fratello. Ogni volta che il cellulare squilla, il cuore di Jonah parte al galoppo per la paura che Jesse sia in fin di vita. Jonah vuole essere più forte, ha bisogno di essere più forte, per sorreggere una famiglia sull'orlo del baratro, per sostenere un fratello che rischia di morire ogni giorno, per non cedere al raptus omicida nei confronti di un bebè che riduce a brandelli i nervi di tutti. Rompersi le ossa e guarire è l'unico modo che Jonah conosce per rinforzarsi. Perchè chiunque sa che un osso fratturato ha il solo potere di curarsi da solo e di ricrescere più forte, rinvigorito. E il primo pensiero di Jonah ogni mattina è quello di escogitare nuovi metodi per raggiungere lo scopo nella maniera più veloce ed efficace possibile. La sua è una storia di autodistruzione per amore. Dita, gomiti, femori, costole: il conto è minuziosamente riportato. E' un'impresametodica. Una scarica di adrenalina, poi il dolore, intenso, nauseante. Un libro crudo e provocatorio, che descrive con realismo una forma estrema di autolesionismo. La storia di un ragazzo raccontata da una sedicenne: è sorprendente come la giovane scrittrice sia stata in grado di ricostruire le dinamiche psicologiche di un adolescente. Un libro che non può lasciare un segno.

CITAZIONE
"Collisione. La prima sensazione è il dolore che conosco, un dolore sordo, il rumore del mio corpo che incontra il cemento. Mi preparo mentalmente al dolore vero - sarà tremendo, ma almeno ci sono abituato. E invece no. A questo dolore non sono affatto abituato. Mi sta letteralmente esplodendo il braccio, ogni singolo tendine, ogni singolo muscolo, ogni osso e tutto un fianco vanno a fuoco, corpo che schiaccia corpo, un dolore arancione e orrendo, il peggiore che abbia mai provato. Non appena riesco a prendere fiato, urlo.

Ho appena finito questo libro, devo dire che mi ha colpito parecchio. Ormai la collana Y della Giunti ci ha abituati ad affrontare tutti i problemi che possono colpire l'adolescenza, come l'anoressia o il sentirsi diversi e soli. Questa è l'ennesima provocazione della casa editrice che affianca il pubblico adolescenziale al problema dell'autolesionismo.
La giovanissima autrice (aveva solo 15 anni quando ha pubblicato questo libro, ma questo non le ha impedito di ricevere un plauso dalla critica degli USA) ci mostra il mondo dell'autolesionismo nei panni del giovane protagonista, Jonah.

Jonah è un adolescente con genitori che si erano separati e poi sono tornati insieme dando alla luce un altro figlio. Lui è il maggiore dei tre, ed anche l'unico che non sembrerebbe aver problemi. Il fratello minore di 15 anni soffre di una grave allergia, è allergico praticamente a tutto, compreso il latte, elemento che in casa non manca mai, data la presenza del fratello piccolo di 8 mesi che non fa altro che piangere in continuazione, senza un motivo valido. Questo lo porta ad avere delle gravi crisi e viene ricoverato in continuazione in ospedale, e Jonah teme che un giorno una di queste crisi avrà la meglio e il fratello morirà.

I genitori non sono molto d'aiuto, perchè non fanno altro che litigare, anzi, con la loro sbadataggine contribuiscono alle crisi allergiche del figlio, dato che dimenticano di pulire o lasciano il cibo sui fornelli.

A Jonah, allora, viene in mente una cosa: "una volta che si rompe un osso, questo ricresce più forte". Allora questa sarà la sua missione, si romperà le ossa del suo corpo, sarà lui la forza della famiglia. Se soffrirà anche lui la famiglia sarà più forte. In realtà questo lo porterà solo ad un mare di guai, verrà ricoverato in un ospedale psichiatrico e la situazione in casa sua, con i suoi amici, precipiterà inevitabilmente. Ma lo porterà anche a capire che in realtà non lo faceva per se stesso, o per rendere più forte la sua famiglia, ma perchè si sentiva in colpa nei confronti dei fratelli che stavano male e lui stava bene, lo porterà a capire che tutto quel dolore non serve a niente, anzi fa soffrire di più gli altri, e gli aprirà un nuovo orizzonte fatto di speranza.

Un bel libro provocatorio da non perdere! :D
 
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daphne86
CAT_IMG Posted on 5/5/2011, 23:01




Break - Ossa Rotte, di Hannah Moskowitz, è uno dei libri che tratta tematiche adolescenziali pubblicati da Giunti Y.
Il tema trattato in questo romanzo può non esser vicino o compreso da tutti nello stesso modo: autolesionismo giovanile, scritto dal punto di vista del protagonista, Jonah, un diciasettenne con gravi problemi familiari alle spalle.
Per la prima volta, ho faticato un poco ad immedesimarmi, nonostante lo abbia letto in pochissimo tempo. Si, ho faticato un po' in quanto fin dalle prime pagine la Moskowitz ti catapulta nella vita di Jo senza preamboli, proprio mentre lui è intento a farsi male.
Alcune scene devo ammettere che mi hanno impressionata.

Ma partiamo dall'inizio..
Jonah è un diciasettenne con a spalle una famiglia disastrata: i suoi genitori avevan divorziato, per poi tornar assieme e far un terzo figlio per cercare di sistemare la situazione, riuscendo solo a peggiorarla. Sono spesso assenti, lasciando i due figli maggiori responsabili a crescersi da per sé.
Jesse, il secondogenito, di sedici anni, ha una salute a dir poco cagionevole: è allergico a quasi tutti gli alimenti, tanto che il suo unico pasto consiste in frullati pieni di vitamine e quant'altro. L'alimento che più di tutti gli causa forti crisi allergiche, sia solo che lo respiri o ne entri in contatto, è il latte, ma stare in casa con Will, il terzo ed ultimo fratello, ancora poppante, di certo non aiuta, a maggior ragione se la madre lascia latte e biberon in giro per tutta la casa.
E Jo si sente tremendamente responsabile per Jesse, tanto da esserne ossessionato.
Ma se da una parte Jo mette una morbosa attenzione su tutto ciò che fa il fratello, su ciò che tocca o ciò a cui viene in contatto, Jess cerca di condurre una vita da adolescente il più possibile normale, giocando come capitano nella squadra di hockey, cannoniere in quella di calcio e titolare in quella di basket. Ma gli attacchi si scatenano spesso, e ogni volta per Jo è un duro colpo. Si sente il responsabile di ciò, per non esser riuscito ad evitare le crisi allergiche del fratello, crisi respiratorie che se non calmate in brevissimi tempi, lo possono portare alla morte .
E il clima in casa di certo non aiuta: i due genitori litigano spesso, e Will, di otto mesi, non la smette mai di piangere.
E l'unica via di salvezza per Jonah è rompersi le ossa. Si, perchè è risaputo che una volta che un osso si rompe, quando si aggiusta, diventa più forte.
E più la sua vita si incasina, più Jo è ossessionato dal rompersi le ossa. Il suo è un bisogno di controllo, di poter controllare qualcosa nella sua vita disastrata, ma anche una sorta di morbosa dimostrazione d'amore: crede alla teoria del confucianesimo per cui la famiglia è la più piccola unità di misura esistente, e che se un suo appartenente soffre, soffron anche gli altri, ma se uno è forte, son forti anche gli altri. E lui vuole esser forte, per Jesse, per Will, per i suoi genitori, per lui stesso..
Purtroppo questo suo comportamento porterà solo guai, a lui e alla sua famiglia, incrinando ulteriormente i rapporti familiari e con i suoi amici.

E' un libro tosto, crudo, ma che ti porta in questo viaggio interiore del protagonista, alla riscoperta dei veri motivi che lo spingono ad adottare comportamenti così borderline, con un'introsprezione sul folle amore che Jo ha verso il fratello.
E' un libro che approfondisce appunto il disagio giovanile che provano alcuni ragazzi a causa di problemi familiari, disagi che si ripercuotono su loro stessi, sulle loro sicurezze, sul loro modo di affrontare la vita, sulla loro stabilità, o meglio, insabilità e fragilità emotiva.
Sebbene alcune scene mi abbiano fortemente impressionata, questo libro dai toni così forti, sembra urlare i disagi vissuti da molti ragazzi d'oggigiorno, e ti aiuta a capire alcune dinamiche psicologiche che entrano in gioco in certe situazioni.
Qui alcuni comportamenti sono estremisti: non tutti arrivano a certi livelli, ma la base del disagio è quella.

In generale è un bel libro. Forte, crudo, ma bello.
 
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CAT_IMG Posted on 29/6/2011, 19:14
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Super lettore ^_^

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Jonah, un ragazzo, una grande impresa: rompersi tutte e 206 le ossa del corpo…
La situazione familiare di Jonah appare sin dall’inizio disperata, un fratello Jesse, che Jonah ama moltissimo, due genitori che appaiono disinteressanti e un po’ stupidi, e un fratellino piccolo Will, che passa tutte le 24 ore della giornata a piangere e vomitare. Jonah si vede capitolare addosso un sacco di responsabilità, soprattutto quando Jesse, che soffre di gravi allergie alimentari, viene a contatto con tutto quello che riguarda il piccolo Will, con conseguenti crisi anafilattiche e corse in ospedale.
Come se non bastasse la sua situazione familiare, Jonah ha anche una migliore amica, Naomi, che lo esorta a compiere la sua impresa nei modi più disparati, solo per poter farci un video da “brivido”.
un giorno Jonah viene scoperto dalla sua ragazza, che lo va a raccontare al preside della scuola, i genitori di Jonah decidono allora di mandarlo in una casa di cura per fargli qualche analisi ed è li che lui incontra nuovi amici: Tyler, Annie, Mariah, Stephen, Leah, tutti ragazzi dall’apparenza normale, ma vuoti.
devo ammettere che questo libro è stato un po’ “pesante” per i miei gusti, non riuscivo a leggerlo con serenità , ma forse ha influito il periodo e lo stato d’animo con cui l’ho letto. Se mi dovessero chiedere «Lo rileggeresti?» la mia risposta sarebbe sicuramente NO, ma sono contenta di averlo letto, non me ne pento!
 
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2 replies since 30/4/2011, 22:00   43 views
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